Abstract:
Il presente elaborato si pone come obiettivo l’analisi delle diverse modalità secondo cui artisti occidentali e cinesi hanno dato vita a rappresentazioni del nudo durante il XX secolo. Se in Occidente il nudo ha per secoli rappresentato un punto di riferimento per gli artisti, tale soggetto ha fatto la sua comparsa in Cina solo a partire dai primi decenni del 1900 a seguito della graduale diffusione nel paese dell’ideologia e della cultura occidentali. Il primo capitolo traccia l’evoluzione delle principali rappresentazioni del nudo che si sono susseguite in Occidente a partire dal rivoluzionario dipinto di Édouard Manet “La colazione sull’erba” soffermandosi su ambiti differenti, quali la pittura, la fotografia e la body art. Il secondo capitolo è dedicato “all’avventura” cinese del nudo. Dopo aver cercato di delineare alcuni dei motivi che ne hanno impedito la presenza sulle tele dei pittori pre-novecenteschi, il capitolo ne ripercorre la storia a partire dalla sua introduzione nel paese grazie ai dipinti di Liu Haisu. L’analisi delle opere è accompagnata da un approfondimento del contesto storico e politico in cui questo soggetto è emerso in diverse fasi della storia cinese. Infine, si è ritenuto di terminare l’elaborato con alcune considerazioni che intendono portare il lettore a chiedersi quale sia la vera essenza del soggetto in questione cercando di delineare i diversi confini tra nudo artistico e pornografia in Occidente e in Cina concentrandosi successivamente sulla realtà cinese, introducendo il concetto di censura e cercando di capire se il nudo (pur essendo un soggetto spesso considerato osceno e inaccettabile) non giochi un ruolo di rilievo nel contribuire al soft power della nazione e, di conseguenza, non venga sapientemente sfruttato per soddisfare l’agenda in ambito internazionale del governo.