Abstract:
L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura ha riconosciuto, negli ultimi decenni, la necessità di un approccio integrato al turismo e alla conservazione dei beni culturali, e ciò ha avuto ripercussioni sulle politiche culturali internazionali e dei singoli stati. Numerosi studi hanno infatti ultimamente indagato la relazione che intercorre tra patrimonio culturale, competitività turistica e sviluppo economico di un territorio e, a partire dagli anni Ottanta, le politiche culturali si sono evolute verso il cultural planning, una pianificazione strategica del territorio attraverso l’utilizzo delle risorse culturali.
Il presente lavoro di tesi si è concentrato in particolar modo sull’impatto del “riconoscimento UNESCO” sul patrimonio culturale e sul ruolo che esso gioca nel marketing territoriale, agendo da fattore di crescita della competitività di un luogo e come attrattore turistico. Esso prende spunto da un tirocinio svolto alla fine del 2019 presso l’Ufficio del Comune di Bologna che si è occupato della candidatura dei portici di Bologna alla World Heritage List dell’UNESCO. Attraverso lo studio del Piano di Gestione di tale sito, cerca di indagare l’impatto che l’inclusione di un bene nel Patrimonio mondiale dell’UNESCO ha sulla tutela e sulla valorizzazione del bene stesso. L’elaborato analizza inoltre – anche in riferimento alla precedente nomina di Bologna a Capitale Europea della Cultura nel 2000 – quali siano le ripercussioni di tali “grandi eventi” sulle politiche culturali locali, nonché il rischio che la crescente corsa delle pubbliche amministrazioni all’ottenimento del riconoscimento UNESCO abbia come motivo e scopo il solo marketing del territorio.