Abstract:
Il lavoro della presente tesi di laurea consiste in una traduzione italiana della biografia di un derviscio khalwatī di nome Muḥammad Shāh Shārakhtī, vissuto tra il XIV e il XV secolo nella regione storica del Quhistān, nell’est iranico, e composta da un letterato locale, Qiwām al-Dīn, non altrimenti noto. Il testo, in persiano, si trova in forma manoscritta ed è conservato nella biblioteca dell’Università di Istanbul (İstanbul Üniversitesi, F-1163, ff. 38b-64a). Tale biografia fu notata per la prima volta dallo storico francese Jean Aubin, il quale nel 1967 pubblicò un articolo in cui presentò il documento e ne tradusse alcuni passaggi salienti. Il lavoro di Aubin fu scarsamente considerato dalla letteratura accademica successiva. Ciò a discapito delle illuminanti conclusioni a cui l’autore giunge riguardo alla ricostruzione storico-religiosa della regione in cui il derviscio visse. Aubin scavò nel testo con lo scopo di trovare indizi che permettessero di fare chiarezza sul panorama religioso del periodo a cavallo tra l’impero timuride e l’impero safavide, ponendo particolare attenzione allo sviluppo e alla diffusione delle confraternite sufi. Accanto alla sfera religiosa, si trovano nel testo indizi di carattere storico-economico e storico-sociale, solo superficialmente indagati da Aubin, che ci permettono di fare luce sulla storia sociale di una regione prevalentemente rurale dell’Iran, il Quhistān, rimasta ai margini degli studi storici.
A distanza di quasi cinquantacinque anni dall’ultimo studio sul testo, in questa sede verrà proposta una traduzione completa della biografia, corredata da uno studio di contesto che permetta di leggere i dati storici in essa contenuti. L’approccio metodologico di indagine è quello di tipo microstorico, che prevede in questo caso un attento scandaglio delle notizie relative alla vita quotidiana di un uomo del Quhistān calato nel tessuto sociale del suo tempo.