Environmental-induced migration: gaps and challenges in the current legal system of international protection

DSpace/Manakin Repository

Show simple item record

dc.contributor.advisor De Vido, Sara it_IT
dc.contributor.author Recupero, Letizia <1993> it_IT
dc.date.accessioned 2021-06-27 it_IT
dc.date.accessioned 2021-10-07T12:38:10Z
dc.date.available 2021-10-07T12:38:10Z
dc.date.issued 2021-07-22 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/19821
dc.description.abstract L’ambiente è sempre stato un fattore che ha influenzato spostamenti e migrazioni. Più recentemente però, sono stati registrati sempre più frequenti casi di spostamenti e migrazioni dovuti al degrado naturale e ai disastri ambientali, i quali sembrano tendere ad aggravarsi. La questione ambientale non è un fenomeno a sé stante; al contrario, interagisce e influenza le preesistenti condizioni socioeconomiche e politiche non solo nelle nazioni più colpite, ma in tutto il mondo. Ciononostante, sono molteplici i casi di migrazione indotta dall’ambiente che non hanno trovato disposizioni giuridiche adeguate nella gestione dei flussi migratori e nel riconoscimento del diritto di asilo e della protezione internazionale. Pertanto, l’obiettivo che si propone questo lavoro è quello di individuare le lacune e le sfide nell’attuale sistema giuridico di protezione internazionale, nonché di proporre possibili soluzioni legali avvalendosi della protezione complementare. Offrendo un’attenta analisi sul sistema giuridico di protezione internazionale vigente che, in assenza di un regime specifico, si basa primariamente sulla Convenzione Relativa allo Statuto dei Rifugiati del 1951, si è arrivata alla conclusione che quest’ultima presenta forti limiti di applicabilità. Allo stesso modo sono stati investigati principi di diritto consuetudinario e fonti di diritto regionale. A dimostrazione di tale vuoto giuridico, sono state esaminate sentenze di Corti chiamate a giudicare casi di richieste d’asilo dovute a cambiamenti climatici, le quali però hanno comprovato l’inadeguatezza degli attuali sistemi di protezione giuridica sia a livello internazionale che regionale. Alla luce di tali risultati, lo studio propone l’utilizzo della protezione complementare come mezzo per garantire una protezione più completa, avvalendosi di elementi di Diritto Ambientale e principalmente di elementi del Diritto Umano Internazionale. Nel particolare, si approfondisce l’emergente concetto del “greening process” dei Diritti Umani applicato al fenomeno della migrazione indotta dai disastri ambientali. Inoltre, il lavoro presenta anche un’analisi degli attori coinvolti e il loro ruolo, quali Stati, individui, Organizzazioni Internazionali, multinazionali e ONG, con l’auspicio di mostrare come un approccio a più livelli volto ad una buona governanza globale possa infine contribuire a colmare il vuoto giuridico in questione. it_IT
dc.language.iso en it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Letizia Recupero, 2021 it_IT
dc.title Environmental-induced migration: gaps and challenges in the current legal system of international protection it_IT
dc.title.alternative Environmental-Induced Migration: Gaps and Challenges in the Current Legal System of International Protection it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Relazioni internazionali comparate it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati it_IT
dc.description.academicyear 2020/2021-Sessione Estiva it_IT
dc.rights.accessrights openAccess it_IT
dc.thesis.matricno 974198 it_IT
dc.subject.miur IUS/13 DIRITTO INTERNAZIONALE it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.date.embargoend it_IT
dc.provenance.upload Letizia Recupero (974198@stud.unive.it), 2021-06-27 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Sara De Vido (sara.devido@unive.it), 2021-07-12 it_IT


Files in this item

This item appears in the following Collection(s)

Show simple item record