Abstract:
Nell’Aprile 2020 il Consiglio d’Europa pubblica la versione definitiva del Volume Complementare del Quadro Comune Europeo, frutto di un lavoro quasi decennale fortemente voluto da chi si occupa di educazione linguistica. Fra le novità introdotte vi è un nuovo livello, il Pre-A1, divenuto di fatto il primo gradino della scala raggiungibile da un principiante assoluto, il quale può ora contare su un repertorio limitato di mezzi linguistici ed extralinguistici. Il presente studio ha come obiettivo primario quello di fornire un’analisi dettagliata dei descrittori di questo livello, ancora poco considerato, contestualizzandolo all’interno degli studi sulle prime fasi dello sviluppo interlinguistico. Saranno poi approfonditi i contesti nei quali esso può rappresentare un prezioso strumento: bambini fin dall’età della scuola dell’infanzia, apprendenti della scuola primaria e secondaria che muovono i primi passi in una nuova lingua, adulti e anziani principianti assoluti e persone manifestanti bisogni glottodidattici speciali. Nella seconda parte di questo lavoro verranno invece messe in luce le principali differenze e analogie con il livello omonimo introdotto nel 2014 da Italiano L2 in contesti migratori. Sillabo e descrittori dall’alfabetizzazione all’A1, generante grande confusione nel contesto italiano. Verrà infine proposta una riflessione circa l’adeguatezza dei principali test impiegati in Italia per rilevare i bisogni e le competenze alfabetiche degli apprendenti migranti.