Abstract:
L’obiettivo di questo elaborato è di vagliare nel dettaglio i motivi per cui le principali potenze vincitrici della guerra nel Pacifico fallirono nel compito di portare a giustizia i responsabili delle atrocità commesse dall’Organizzazione Ishii -nel caso degli Stati Uniti d’America- oppure le ragioni per cui elargirono sentenze quasi sempre solo simboliche –come nel caso di Unione Sovietica e Repubblica Popolare Cinese-.
Lo studio esamina tali motivazioni considerando attentamente anche le condizioni geopolitiche del tempo -per osservare come abbiano impattato le decisioni dei diversi governi- nonché le conseguenze di tali scelte.
Il testo si articola in due sezioni. La prima presenta il contesto storico e l’Organizzazione Ishii, in modo che risultino chiari i processi storico-politici. La seconda tratta le posizioni prese da USA, URSS e RPC e le motivazioni che ne furono alla base. Lo studio e l’esame di fonti primarie -testimonianze e documenti ufficiali- e secondarie sono stati la base da cui l’elaborato finale si è sviluppato.
La conclusione pone in evidenza come la giustizia abbia dovuto piegarsi al volere di considerazioni economiche, politiche e militari. Gli USA la barattarono in cambio di dati scientifici per il proprio programma militare, numerosi indizi suggeriscono che l’URSS fece la medesima cosa, e la RPC pose la normalizzazione delle relazioni politiche ed economiche col Giappone al di sopra della sofferenza dei suoi cittadini.