Abstract:
Fulcro della tesi è la propaganda, in tutti i suoi aspetti e le sue sfaccettature. Il periodo analizzato nello specifico va dall'inizio del Novecento alla fine della Seconda guerra mondiale. Nel primo capitolo verrà trattata nello specifico l’etimologia e l'origine della parola propaganda, la sua nascita e la sua relazione con l'affermarsi della società di massa per poi analizzare gli aspetti psicologici utilizzati negli strumenti propagandistici. Successivamente l'attenzione si sposta sull’aspetto emotivo mosso dalla propaganda e nello specifico di una determinata tecnica della propaganda: la rappresentazione del nemico. Quest'ultimo svolge un ruolo fondamentale in quanto è in lui che la propaganda catalizza paure e angosce del popolo le quali vengono trasmesse attraverso i manifesti grafici, strumento propagandistico di estrema importanza. Una breve analisi del ruolo e della composizione dei manifesti all'interno della propaganda chiude il secondo capitolo. Il terzo ed ultimo capitolo rappresenta il cuore della tesi ovvero una comparazione dei manifesti grafici di Russia e Giappone nell’ambito dell’Occidentalismo e del Pericolo Giallo, fenomeni sociali, culturali, politici e psicologici che hanno caratterizzato i due Stati. Attraverso un'analisi, utilizzando le nozioni viste precedentemente, verranno messe in risalto le differenze grafiche e simboliche all'interno delle immagini prodotte da queste due nazioni all'interno dello stesso ambito, ovvero quello della “paura” e, rappresentazione di essa, del nemico.