Abstract:
Leggere è considerata una delle attività cognitive più tipiche dell’uomo. Leggere, inteso come quel processo che permette di estrapolare, veicolare e comprendere contenuti linguisticamente strutturati, richiede che più fattori e abilità cooperino affinchè essi operino in modo funzionale, armonico ed efficace.
Tali abilità e competenze, necessarie alla capacità di lettura e alla comprensione del testo, sono state a lungo indagate in soggetti con disturbi specifici di apprendimento e nei normolettori, in particolare modo in campioni di popolazione appartenenti al primo ciclo di formazione della scuola primaria. Il legame tra tali disturbi e la lettura in età adulta, invece, è stato affrontato solo da pochi studi recenti.
In questo ambito di ricerca, il progetto della presente tesi magistrale si propone di indagare quali siano le relazioni che si innescano tra l’affaticamento visuo-cognitivo di lettura del testo e la consequenziale comprensione dello stesso, all’interno di un campione di popolazione di studenti universitari normolettori e con dislessia.
Per verificare tale rapporto, lo studio sperimentale si sviluppa attraverso la proposta di lettura di più brani narrativi presentati nel font dyslexia friendly “Easyreanding”. Il font utilizzato è manipolato sulla base delle seguenti variabili: dimensione del carattere, spazio di interlinea e giustificazione del testo. Ulteriori parametri di lunghezza e velocità di lettura saranno considerati e valutati in risposta alla domanda di ricerca iniziale: può un font specifico ridurre la fatica visivo percettiva a favore di una maggiore leggibilità e comprensione del testo? Una valutazione soggettiva verrà determinata tramite questionari specificatamente creati su scala Likert, allo scopo di valutare l’effetto del pattern di lettura sul soggetto.