Städtische Wohnquartiere in Venedig (1918-1939): die Urbane Gestalt zwischen Bedürfnisbefriedigung und Ästhetik

Abstract

Il lavoro presente risponde alla domanda come quartieri urbani moderni sono stati costruiti in una città sui generis come Venezia tra le due guerre. In questo periodo ricco di sconvolgimenti sociali ed urbani in tutta Europa ampliamenti urbani furono effettuati fuori dalle città storiche assicurando abbastanza spazio e luce per i propri abitanti. A Venezia invece la laguna impedì una crescita senza limiti e nuovi quartieri furono costruiti anche ai margini della città lagunare. Le diverse esigenze moderne che l’industrializzazione pose su tutte le città si incrociano nelle abitazioni. Nel caso specifico, un’analisi più attenta sarà posta sulle case popolari. Riguardo alla particolarità del luogo in cui Venezia è sorta, all’immagine internazionale della città e infine alla forma sovrapposta della città, chiamata forma urbis, lo sviluppo urbano è fortemente condizionato. Attraverso gli aspetti della loro forma urbana come esito dei processi che portarono alla loro costruzione i quartieri saranno indagati tramite le proprie espressioni urbane ed architettoniche.

Gli aspetti della forma urbana dei quartieri si mostrano come molto attenti a quella tradizionale. Viene confermato dal confronto con processi analoghi nazionali ed internazionali. Nonostante la mancanza del traffico automobilistico nello sviluppo dei quartieri le esigenze moderne si presentano ugualmente nell’organizzazione delle strade e degli edifici stessi. La volontà di attualizzare la forma urbana tradizionale mantenendo l’impronta locale si mostra negli aspetti della forma urbana dei quartieri indagati. L’immagine della città però non doveva essere modificato anche se le esigenze moderne portarono ad una forma urbana diversa. Di conseguenza i quartieri furono in parte nascosti. L’immagine internazionale della città non permette modificazioni moderne della forma urbana.