Abstract:
Il presente lavoro ha lo scopo di analizzare questa categoria di tessili così preziosi nella storia dell’arte medievale/bizantina, mettendo, nel contempo, in luce come tale motivo decorativo abbia avuto un’enorme fortuna nel corso dei secoli. Con ciò si è voluta analizzare l’influenza che lo stesso ornamento ha avuto sulle altri arti: le “rotae” sono, infatti, presenti in architettura, scultura, nei mosaici e negli affreschi; e tutto ciò grazie all’ampio commercio che, anticamente, ha portato tali preziose sete a diffondersi nel medio e nell’estremo oriente, ma anche in Europa. Per dimostrare tale ampia diffusione che i tessuti rotati hanno avuto, come simbolo di potere e ricchezza tra le classi aristocratiche della società, si è voluto proporre un catalogo sufficientemente ampio, che tenesse conto sia dei vari contesti geografici di ritrovamento e, nello stesso tempo, lo scopo per cui vennero impiegate tali stoffe. È così emerso l’utilizzo in contesti di grande gloria e prestigio come le corti imperiali, e le sepolture di imperatori e corpi santi. La ricerca, che spazia dall’epoca sassanide al periodo tardo-medioevale, mira ad illustrare pure i significati iconografici legati a questo motivo decorativo, ricco di varianti e valori semantici. Il lavoro termina con un glossario tecnico, utile a capire la terminologia utilizzata nell’ambito dell’arte tessile.