Abstract:
La parabola letteraria di Kurahashi Yumiko (1935 – 2005) è caratterizzata, in maniera più o meno pervasiva nella vasta produzione letteraria e saggistica, da un continuo conflitto per quanto riguarda discorsi di sesso e/o genere, tra l’acuta consapevolezza di portare “il segno del sesso” e un tiro alla fune tra la spinta verso una liberazione quasi trascendentale da binari e ruoli di genere e l'adesione ad essi. L'obiettivo di questo elaborato è quello di concentrarsi su questo aspetto, analizzando le opere dell'autrice in particolare da una prospettiva di gender studies e queer theory e concentrandosi su come il concetto di genere come atto performativo controllato da norme regolamentari sociali, storiche e culturali si articoli in un mondo letterario che presenta costantemente metodi alternativi per mettere in discussione tali paradigmi. Attraverso l'analisi di parte della produzione letteraria, soffermandosi in particolare sulla storia breve Kijo no men (1985), e della produzione saggistica attraverso questa lente, l'elaborato intende quindi esaminare come binari di genere, sesso e sessualità, particolarmente in relazione al Giappone moderno degli anni ’60-’80, vengano problematizzati, esplorati, trascesi o talvolta semplicemente rinforzati dalla penna di Kurahashi.