Abstract:
Le microalghe hanno ricevuto molta attenzione negli ultimi anni come fonte di energia rinnovabile (biodiesel di terza generazione), inoltre possono essere coltivate su acque reflue operando una simultanea depurazione (utilizzo di azoto e fosforo). Il presente lavoro di tesi ha valutato la possibilità di coltivare un consorzio Chlorella vulgaris-batteri in un sistema semi-continuo alimentato con la frazione liquida del digestato ottenuto dal processo di digestione anerobica di fango e feccia di vinificazione. Sono stati effettuati due test, uno applicando un tempo di ritenzione idraulica (HRT) di 47 giorni (RUN 1) e uno abbassando l’HRT a 10 giorni (RUN 2). Nel corso della sperimentazione è stata valutata la composizione percentuale della biomassa con un focus sulla caratterizzazione della frazione lipidica per la produzione di biodiesel. Nelle condizioni di stato stazionario, la concentrazione di biomassa è risultata di 2.2 ± 0.13 g l-1 in RUN 1 e 0.94 ± 0.06 g l-1 in RUN 2 con una percentuale di lipidi del 20.00 ± 1.68% per RUN 1 e di 15.34 ± 5.00% per RUN 2. La caratterizzazione della frazione lipidica ha mostrato che per entrambe le condizioni sperimentali l’olio microalgale è potenzialmente utilizzabile senza necessità di pretrattamenti per la produzione di biodiesel, in quanto la percentuale di acido linolenico risulta essere inferiore al limite di legge del 12% w/w (Standard EN 14213 e Standard EN 14214).