Abstract:
Il seguente elaborato intende analizzare lo stato dei musei italiani in relazione alla cultura digitale, focalizzandosi su quegli strumenti che permettono un maggior accesso e fruizione dei prodotti culturali al pubblico (ad esempio il sito web, l’utilizzo di social media o di altre piattaforme digitali come Google Arts & Culture).
Dopo una prima analisi della definizione di museo data dall’organizzazione internazionale ICOM, si pone l’accento sull’emergente metafora di “museo piattaforma”. Con questo termine si cerca di evidenziare come le potenzialità digitali possano favorire la creazione di un hub culturale, a servizio della società e dell’individuo, sempre più al centro della creazione del patrimonio culturale, come si evince dalla Convenzione di Faro.
Considerando le diverse relazioni che intercorrono tra la triade che anima questo elaborato – il museo, il pubblico e i tool digitali – vengono esaminati sia gli strumenti messi a disposizione dal MiBACT e da ICOM in questi ultimi anni, che il monitoraggio sulla reputazione online dei musei realizzato dal Politecnico di Milano per la Direzione generale Musei.
Museo Gypsotheca Antonio Canova verrà preso in considerazione per la sua visione lungimirante verso l’adozione di strumenti digitali atti alla fruizione e all’accessibilità dei propri pubblici. Per questo motivo, verrà fatta emergere l’importanza di un’adozione strategica del digitale, integrata con l’identità museale, per evitare di sostituire il mezzo con il fine.