Abstract:
Il problema dell’accessibilità e della mobilità in laguna è un tema che da più di un secolo risulta centrale nei progetti e nei dibattiti amministrativi ed accademici, fin da quando, agli inizi dell’Ottocento, le crescenti relazioni con la Terraferma rendono il tema dell’accesso a Venezia la risposta al fondamentale problema della ‘modernizzazione’ della città.
Vista l’apparente impossibilità nel conciliare tutti i fattori che caratterizzano l’ambiente lagunare e la presenza di una fervente opinione pubblica legata al cosiddetto ‘mito ruskiano’ di una Venezia intoccabile, il tema dell’accessibilità ha assunto una valenza salvifica rispetto ai processi di decadenza politica, economica e sociale della città nel corso degli ultimi due secoli.
La condizione geografica e la discontinuità del territorio insulare della città lagunare, segnato dalla precaria fragilità ambientale e da un inestimabile patrimonio paesaggistico e storico-architettonico, potrebbe potenzialmente rappresentare l’occasione per interpretare l’accessibilità e la mobilità non soltanto come tema tecnico, ma anche come luogo di indagine che permetta di studiare i possibili rapporti tra il contemporaneo e l’antico, superando quella concezione di una Venezia immobile di fronte al progresso, ponendola al contrario, prendendo in prestito le parole di Vittorio Gregotti, come città della nuova modernità.
In questo senso, l’elaborato si pone l’obbiettivo di riassumere la situazione infrastrutturale attuale e ricostruirne i passaggi fondamentali che ne hanno portato alla sua formazione, mettendo in luce le vicende che hanno determinato la nascita del cosiddetto ‘problema Venezia’, fino ad arrivare alla recente attribuzione dello statuto di Città Metropolitana e ai fondamentali rapporti che intercorrono tra la laguna e la sua territorialità. Tutta la questione farà da background per comprendere a pieno alcuni tra i progetti avanzati dalla seconda metà del Novecento e oltre, volti a risolvere la questione tutt’oggi aperte sulla mobilità e la viabilità nella città lagunare con proposte infrastrutturali alternative al ponte, ovvero la metropolitana sublagunare.