Tra l'isolamento e la comunità: la lotta politica degli attivisti e consumatori di sostanze psicoattive di Porto

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dc.contributor.advisor Ligi, Gianluca it_IT
dc.contributor.author Piermartini, Emilia <1992> it_IT
dc.date.accessioned 2021-04-06 it_IT
dc.date.accessioned 2021-07-21T07:06:05Z
dc.date.available 2021-07-21T07:06:05Z
dc.date.issued 2021-05-12 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/18573
dc.description.abstract Alcuni teorici sostengono che il consumo di sostanze psicoattive sia da annoverare tra i diritti umani della Dichiarazione Universale ONU del 1948. Nel frattempo però, seguendo le stringenti indicazioni delle Convenzioni ONU del 1961, 1971 e 1988 che gestiscono le politiche dei singoli Stati relativamente al controllo delle sostanze, la maggior parte dei Paesi sceglie la criminalizzazione dura di uso, consumo, vendita, produzione, trasporto, alcuni anche con la pena di morte (contraendo diversi trattati internazionali). Nel 2001 il Portogallo segna un importante cambio di rotta: con l'inserimento della riduzione del danno nella Strategia Nazionale come pilastro fondamentale, apre alla depenalizzazione di uso, consumo e acquisizione di qualsiasi sostanza psicoattiva illegale. È in questo contesto storico che abbiamo svolto il nostro lavoro di campo, in tre periodi differenti: dal 27 febbraio al 30 ottobre 2019, dal 5 al 29 giugno 2020 e dal 18 novembre al 18 dicembre 2020. Il primo arco temporale è stato caratterizzato dal tirocinio come tecnica di riduzione del rischio nel GIRUGaia, servizio di riduzione del danno che distribuisce metadone, kit sterili per il consumo iniettato e terapia combinata per HIV e epatite C a consumatori attivi di eroina. Tramite questo tirocinio è stato possibile conoscere la CASO, la prima organizzazione nazionale di consumatori di sostanze psicoattive con base a Porto. Grazie a queste due importanti occasioni, ci è stato possibile conoscere diversi consumatori e consumatrici, ex consumatori e ex consumatrici che sono diventati i nostri interlocutori. Abbiamo così potuto conoscere non solo le esperienze e le storie di vita individuali, quanto anche i locali di vendita e consumo delle sostanze (cosiddetti «bairros») come pure le attività collettive della CASO, durante la quale gli attivisti lottano strenuamente per la costruzione di una comunità in un ambiente altamente disgregante, punitivo, stigmatizzante e discriminante, fortemente influenzato dagli assetti normativi in materia. Tenteremo di fornire un resoconto etnografico dettagliato che possa sostenere in maniera esauriente il nostro posizionamento, a favore sia della regolamentazione delle sostanze psicoattive sia del riconoscimento del loro uso come un diritto. it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Emilia Piermartini, 2021 it_IT
dc.title Tra l'isolamento e la comunità: la lotta politica degli attivisti e consumatori di sostanze psicoattive di Porto it_IT
dc.title.alternative La solitudine e la comunità. La lotta per la riappropriazione degli spazi delle persone che usano sostanze psicoattive di Porto e Vila Nova de Gaia it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Antropologia culturale, etnologia, etnolinguistica it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Dipartimento di Studi Umanistici it_IT
dc.description.academicyear 2019-2020, sessione straordinaria LM it_IT
dc.rights.accessrights openAccess it_IT
dc.thesis.matricno 866198 it_IT
dc.subject.miur M-DEA/01 DISCIPLINE DEMOETNOANTROPOLOGICHE it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.date.embargoend it_IT
dc.provenance.upload Emilia Piermartini (866198@stud.unive.it), 2021-04-06 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Gianluca Ligi (ligi@unive.it), 2021-04-26 it_IT


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