Abstract:
I cosiddetti "Grandi Inni e Preghiere" sono un gruppo di inni e preghiere dedicati a divinità, che spiccano nel corpus della letteratura accadica per complessità linguistica e originalità contenutistica. Le molte similarità stilistiche e formali, la prima e più evidente delle quali è la lunghezza di 200 versi o più, inducono a pensare che questi componimenti costituissero un corpus. I “Grandi inni” presentano tratti tipici del cosiddetto ‘hymnisch-epischer Dialekt’, e sono caratterizzati da numerose figure retoriche. Inoltre, sembrano aver subito numerose elaborazioni, e includono elementi sincretistici e prestiti da altri generi testuali. La lunghezza dei “Grandi inni” ha indotto alcuni studiosi a escludere che venissero recitati, ma il loro contesto e l’uso –se pratico o esclusivamente letterario- non sono ancora chiari. Dal punto di vista contenutistico, i concetti e le immagini espressi in questi componimenti sono vari e utili per comprendere meglio alcuni aspetti del pensiero mesopotamico: vi troviamo, infatti, elementi religiosi ed etici, problemi intellettuali e pratici.