Abstract:
Nel XVIII secolo, con la moda del Grand Tour, il progresso dei Lumi e la pace labile che regna in Europa, la pratica del viaggio si intensifica e smette di essere solo un appannaggio maschile. Nei secoli precedenti, alcune pioniere avevano lasciato il focolare domestico per mettersi in viaggio: si trattava però dell’impresa, schernita dagli uomini, di poche viaggiatrici intraprendenti. Nel XVIII secolo si registra una vera inflazione della presenza femminile sulle rotte del Grand Tour e un’accettazione maschile di tale partecipazione. Con l’intensificazione dei viaggi, si sviluppa un’intensa produzione di relazioni, diari e lettere con cui si lascia traccia del proprio itinerario e della propria esperienza. Anne-Marie du Boccage, donna virtuosa e determinata, inizia il suo Grand Tour nel 1750 in Olanda, per poi passare in Inghilterra e, nel 1757, in Italia. Vissuta nel secolo dei Lumi, la scrittrice ne incarna lo spirito d’osservazione, la forza della ragione, il rigorismo. Le Lettres sur l’Italie testimoniano la sua prodezza letteraria e la sua cultura: senza abbandonare il tono badin proprio delle corrispondenze, Anne-Marie fornisce un vero documento sociale, un fermo immagine del “bel Paese” in un momento storico preciso. In questa tesi, ho seguito Mme du Boccage nelle sue tappe italiane: attraverso il suo sguardo femminile, ho indagato le dinamiche socioculturali all’interno di un’aristocrazia cosmopolita ed eterogenea e analizzato il rilievo sociale e la condizione d’Anne-Marie in quanto donna. Quest’edizione critica delle Lettres sur l’Italie è corredata di note storico-letterarie e di un apparato di varianti, nato dal confronto tra l’editio princeps del 1764 (utilizzata per la trascrizione delle lettere) e l’edizione del 1770.