Abstract:
L’utilizzo dei media da parte delle religioni in generale, sia quelle istituzionalizzate e “maggiori”, sia quelle relativamente nuove, è sempre stato importante: le competenze nell’uso di vari strumenti, dalla stampa, alla radio, alla televisione, fino ad arrivare al controverso Internet e ai social network, sono fondamentali per sopravvivere nel mondo moderno. Kōfuku no kagaku, come molti altri nuovi movimenti religiosi, è nato in un’epoca in cui pubblicizzarsi attraverso media di qualsiasi genere era il modo migliore per assicurarsi la sopravvivenza in un mondo in cui anche la religione è diventata quasi un bene di consumo. Il fondatore, Ōkawa Ryūhō, facendo buon uso del suo personalissimo carisma e della sua prolificità in campo letterario, dando inoltre al suo gruppo un’impostazione quanto più simile a quella di una vera e propria azienda, è riuscito in pochissimo tempo a raggiungere un numero impressionante di fedeli. Le sue pubblicazioni spaziano dalle “conversazioni” con spiriti appartenenti anche a varie tradizioni religiose fino ad arrivare alle opere prettamente didascaliche utilizzate come “libro di testo” per i nuovi fedeli che si apprestano ad imparare la dottrina. Kōfuku no kagaku ha sfruttato particolarmente i media a stampa, quelli radiofonici e televisivi, tuttavia, dopo il 1995, il gruppo si ritrovò a doverne ridimensionare la portata. Il fondatore scomparve letteralmente dalle scene per ricomparirvi solo nel 2008 con un rinnovato interesse per la politica e per Internet che, fino a quel momento, aveva trascurato. Questo studio si propone di descrivere al meglio come è cambiato il modo di utilizzare i media da parte del nuovo movimento religioso Kōfuku no kagaku, cercando di darne un quadro quanto più completo possibile e analizzando la figura del fondatore e alcune vicissitudini della storia del movimento.