Abstract:
La tesi affronta il tema della circolazione illecita dei beni culturali a livello internazionale, con particolare riferimento al fenomeno nell'area mediorientale.
In primo luogo, si analizzano le principali fonti relative alla disciplina del traffico illecito, che comprendono sia gli strumenti internazionali, sia gli strumenti interni adottati da Siria ed Iraq.
Nel secondo capitolo, nella sezione I, si effettua un'analisi comparativa, analogie e differenze, tra la Convenzione UNESCO del 1970, concernente le misure per interdire ed impedire l'illecita importazione, esportazione e trasferimento di proprietà di beni culturali, e la Convenzione UNIDROIT del 1995 sui beni culturali rubati o illecitamente esportati. Nell'ambito di tale comparazione, si indagano le motivazioni che hanno portato alla redazione della Convenzione UNESCO, le norme in essa contenute ed i suoi limiti, come successivamente superati dalla Convenzione UNIDROIT. Nella sezione II, si analizza la disciplina giuridica europea in materia di circolazione e restituzione dei beni culturali illecitamente esportati.
Il terzo capitolo si concentra sulle caratteristiche di funzionamento del contemporaneo traffico illecito di beni, nonché sulle connessioni che esso presenta con il crimine organizzato, con specifico riferimento alla situazione attuale dei paesi mediorientali. Al riguardo, viene condotta un'attenta analisi in merito alle modalità con cui l'Isis gestisce, sia direttamente sia con strumenti indiretti, l'intero processo del traffico illecito di antichità nei territori occupati. Da ultimo, nella sezione III, si illustrano gli strumenti internazionali e sovranazionali di contrasto al fenomeno, con particolare riguardo al Nuovo Regolamento (UE) 2019/880 relativo all'introduzione e all'importazione di beni culturali da paesi terzi, emanato con lo specifico intento di precludere una delle vie di finanziamento del terrorismo internazionale, costituita dal traffico di opere d’arte trafugate da siti archeologici caduti in mano ad organizzazioni terroristiche come l’ISIS.