Falun Gong in Cina. Dalle origini al revival internazionale

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dc.contributor.advisor Tarocco, Francesca it_IT
dc.contributor.author Buratto, Margherita <1995> it_IT
dc.date.accessioned 2020-10-15 it_IT
dc.date.accessioned 2021-02-02T09:54:57Z
dc.date.issued 2020-11-05 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/17989
dc.description.abstract In Cina sono solamente cinque le religioni approvate e considerate ortodosse, ovvero il Buddismo, il Taoismo, il Cristianesimo Cattolico, il Cristianesimo Protestante e l’Islam. Fra queste religioni non è compreso il Falun Gong 法轮功, un movimento fondato nel 1992 da Li Hongzhi 李洪志 (1951 –): una disciplina cinese che deriva dai movimenti qigong 气功 emersi negli anni Ottanta. I suoi principi fondamentali sono contenuti nel libro Zhuan Falun 转法轮 e si basano sulla coltivazione individuale, definita anche auto-perfezionamento, necessaria per ottenere la salvezza spirituale, un pensiero che si distacca molto da tutti gli altri movimenti qigong. Tuttavia, le accuse mosse dal governo cinese hanno ostacolato lo sviluppo del Falun Gong, il quale è stato etichettato come un “culto malvagio”, tradotto con il termine xiejiao 邪教. Tale epiteto conferiva a questa pratica religiosa un’accezione negativa agli occhi sia della Cina che dei paesi occidentali, in quanto veniva definito come una setta o come un culto eterodosso. A causa delle manifestazioni e proteste create con lo scopo di contestare le azioni effettuate dal Partito Comunista Cinese, il movimento, visto dal governo come una forte minaccia per la società e per il governo stesso, è stato vittima di campagne di repressione create dal Partito Comunista Cinese. I praticanti sono stati perseguitati, imprigionati e sottoposti a torture all’interno di campi di rieducazione. In questo elaborato, oltre all’analisi dell’ardua ascesa del movimento, viene esaminato lo sviluppo tecnologico in Cina, iniziato alla fine del XX secolo, con il quale i membri del Falun Gong hanno potuto comunicare in maniera più efficiente. Internet di fatto è diventato un mezzo di comunicazione fondamentale per la diffusione di informazioni dei seguaci soprattutto per lo sviluppo della comunità internazionale che si trovava al di fuori della Cina, creatasi grazie al trasferimento del leader Li negli Stati Uniti, ottenendo l’appoggio di tutte le autorità straniere riguardo gli abusi effettuati dal governo cinese. Con l’emergere dei siti internet, la comunicazione fra i discepoli e il leader è stata ostacolata dal Partito, il quale ha reagito utilizzando i social media. Di conseguenza le azioni del movimento sono state trasformate in forme di attivismo sociale con l’obiettivo di combattere contro il governo per dimostrare la verità sul movimento. Attualmente il movimento sopravvive, soprattutto grazie al supporto dei paesi stranieri, che sono stati il “rifugio” di numerosi cinesi che sono scappati dalla persecuzione in Cina. I praticanti che si trovano all’estero, anche grazie al loro quotidiano, sostengono ancora i loro ideali anticomunisti e il loro attivismo che si oppone al Partito Comunista Cinese. it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Margherita Buratto, 2020 it_IT
dc.title Falun Gong in Cina. Dalle origini al revival internazionale it_IT
dc.title.alternative Falun Gong in Cina: dalle origini al revival internazionale it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Lingue e civiltà dell'asia e dell'africa mediterranea it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Dipartimento di Studi sull'Asia e sull'Africa Mediterranea it_IT
dc.description.academicyear 2019-2020_Sessione autunnale it_IT
dc.rights.accessrights closedAccess it_IT
dc.thesis.matricno 853048 it_IT
dc.subject.miur L-OR/21 LINGUE E LETTERATURE DELLA CINA E DELL'ASIA SUD-ORIENTALE it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.subject.language CINESE it_IT
dc.date.embargoend 10000-01-01
dc.provenance.upload Margherita Buratto (853048@stud.unive.it), 2020-10-15 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Francesca Tarocco (francesca.tarocco@unive.it), 2020-10-19 it_IT


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