Abstract:
In questa tesi rifletto sulla crisi del tardo capitalismo a partire dal nesso ecologia-soggetto-vita. Una contraddizione sempre più evidente emerge tra il presente regime economico-ecologico e ciò che verrà definito come “vivente”. In una prospettiva di ecologia politica, possiamo dire che il metabolismo tra esseri umani e il resto della biosfera si configura in senso distruttivo. È utile interrogare questa contraddizione a partire dal tema del soggetto perché, da un lato, il soggetto moderno può essere identificato come uno degli attori chiave dell'instaurazione di questo regime e, dall'altro, perché il tema del soggetto continua ad aprire possibilità di riconfigurazione socio-ecologica. Tuttavia, è fondamentale che questa interrogazione non avvenga soltanto dall'interno del pensiero europeo-occidentale, ma anzi che interpreti la modernità a partire dal suo margine, ossia da ciò che il soggetto moderno ha nei secoli costruito come il suo altro, il suo escluso. In particolare, mi focalizzerò sull'apporto che il pensiero della “Decolonialità” può apportare in questo contesto. Pensare la crisi del tardo capitalismo in questa chiave ha non solo un intento critico ma anche quello di riflettere su quali soggettività possano invece caratterizzare regimi socio-ecologici post-capitalisti capaci di coabitazione e riparazione.