Abstract:
Spade, asce, diademi ma anche altre tipologie di armi e gioielli, stendardi o ancora materiali preziosi come lapislazzuli, corniola e ossidiana sono tutti oggetti che si ritrovano all’interno delle cosiddette “tombe reali” e sono portatori di valori nobiliari e militari. La loro rapida diffusione documenta un sostanziale cambiamento nella società dell’Età del Bronzo, che non è audace definire come una vera e propria “rivoluzione aristocratica”. La nascita di una nuova élite dominante che mantiene il potere attraverso l’esercizio militare è documentata in differenti aree geografiche, in particolare nel Caucaso del Sud, in Anatolia, nelle isole dell’Egeo, a Creta e nella Grecia continentale. Insignia dignitatis sono tutti quei preziosi oggetti che accompagnano i “defunti di rango” anche dopo la loro morte. Per comprendere appieno questo fenomeno bisogna analizzare la diffusione dei materiali sia prendendo in considerazione sia il passaggio dal Caucaso all’Anatolia, sia le vie di comunicazione verso l’Egeo e infine l’integrazione dei due diversi circuiti. Ma lo scopo ultimo del lavoro è di esaminare il significato simbolico e antropologico delle diverse classi di materiale per comprenderne appieno il loro valore intrinseco; solo così sarà possibile definire in modo più preciso le dimensioni di questa rivoluzione sociale guidata dal potere aristocratico.