Abstract:
La ricerca si propone di analizzare lo sviluppo delle pratiche socially engaged in Italia attraverso il confronto con la critica e la pratica statunitense di inizio anni '90. La critica italiana pur avendo recepito la socially engaged ha sempre preferito il termine public art limitando di fatto lo sviluppo teorico della pratica stessa. In mancanza di una programmaticità critica, i progetti urbani complessi di fine anni '90 si sono dimostrati la "palestra" migliore per testare questa nuova pratica. A partire da uno scambio sempre più stretto tra arte e urbanistica, a partire dal 2010 si sono iniziati a sviluppare premi e bandi ad hoc pensati soprattutto per giovani artisti emergenti. La tesi è accompagnata dai risultati della mia ricerca sul campo attraverso la realizzazione di progetti inseriti all'interno della cornice della riqualificazione urbana proprio per testare e verificare le possibilità di una nuova pratica.