Abstract:
Il 18 novembre 1957 Fernanda Ojetti, moglie di Ugo Ojetti, dona all’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini di Venezia, una selezione dell’archivio fotografico organizzato dal marito durante il servizio presso il Regio Esercito Italiano.Ugo Ojetti nasce a Roma nel 1871. Esordisce come poeta e narratore, ma ottiene il successo come giornalista e critico d’arte. Partecipa volontariamente alla I Guerra Mondiale (1915-1918) e diventa presidente della Commissione istituita presso il Comando Supremo per la protezione dei monumenti e delle opere d’arte con il grado di sottotenente. Durante questo suo incarico, Ojetti raccoglie numerose riproduzioni fotografiche che documentano lo stato dei monumenti e degli oggetti d’arte, le opere di salvaguardia dei medesimi e i danni dovuti agli attacchi nemici nelle zone interessate dalle operazioni belliche. Della raccolta, inizialmente composta da 1475 fotografie, sono oggi consultabili 541 immagini, dunque solo una porzione dell’intero corpus, in gran parte irrimediabilmente compromesso a causa dell’alluvione che ha colpito Venezia nel 1966. Si tratta di un fondo circoscritto focalizzato su fotografie militari e non, che permette l’analisi delle opere d’arte e dei danni subiti da queste durante la prima guerra mondiale nella zona nord-orientale della nostra penisola, nelle regioni del Friuli Venezia Giulia, nel Trentino e nel Veneto.Attraverso l’analisi della figura di Ugo Ojetti, l’esame e il riordino dei materiali fotografici e la ricostruzione dell’attività dello storico dell’arte durante il periodo della Grande Guerra, tale indagine ha ricostruito le vicende che hanno portato alla formazione di questa parte del fondo fotografico, parallelamente all’analisi della fotografia militare, nonché al valore dell’immagine come mezzo di propaganda. L’analisi del fondo è correlata da un’ipotesi di catalogazione dei materiali fotografici tramite l’uso della scheda F.