Abstract:
Da alcuni anni ormai il pubblico dell’opera lirica in Cina sta diventando sempre più ampio. Bisogna però fare in modo che il pubblico riesca ad apprezzare l’opera in ogni suo aspetto, insistendo in particolar modo sulla comprensione del significato delle singole battute che compongono un libretto. Dando uno sguardo però al panorama attuale presente in questo settore, non si può fare a meno di notare come non esista uno standard unitario nelle traduzioni, compreso nel caso delle opere più famose di questo genere artistico; ne risulta invece un insieme di traduzioni estremamente eterogeneo e dalla qualità spesso altalenante. Del resto, proprio da questo contesto deriva l’opportunità e la volontà da parte dell’autrice di trattare questi argomenti.
Questa ricerca è suddivisa in tre capitoli. Nel primo capitolo, l’autrice descrive brevemente la storia dell’opera italiana con particolare attenzione all’opera lirica del diciannovesimo secolo, durante il quale il genere raggiunge la piena maturità, e che vede in Giuseppe Verdi il massimo rappresentante. All’interno del secondo capitolo l’autrice propone la sua traduzione del “Rigoletto”. Tale traduzione è basata sul libretto pubblicato dalla casa editrice Ricordi di Milano, e comprende, oltre alla partitura dei diversi personaggi, anche la traduzione delle note scenografiche. Nel terzo capitolo si colloca l’analisi del testo originale ed il commento traduttologico dell’autrice relativamente alla propria traduzione, che riassume le macro e microtecnologie di traduzione impiegate. La ricerca è anche corredata in appendice da un glossario cinese - italiano insieme a bibliografia e sitografia complete.