Abstract:
L’elaborato si propone di analizzare i risultati conseguenti alle partnership estere del Centre Pompidou di Parigi sia dal punto di vista economico che culturale e didattico. Il problema a cui si vuole cercare di rispondere riguarda soprattutto l’aspetto museale, ovvero se questo tipo di accordi contribuisca a un miglior funzionamento del museo dal punto di vista degli scopi dell’istituzione stessa. Per analizzare nella maniera più oggettiva possibile i risultati di questi decentramenti al di fuori di Parigi e, se si esclude il caso del Centre Pompidou-Metz, della Francia, si esaminano i dati economici e i cambiamenti socioculturali avvenuti a causa di questi progetti. Come gli studi che hanno studiato il caso del museo Guggenheim a Bilbao e il suo effetto sulla città dal punto di vista urbano, turistico e culturale, la tesi analizzerà ogni caso in ogni settore, dall’architettura alle acquisizioni, dai progetti didattici alle nuove politiche che si adattano a un mondo in perenne cambiamento. I saggi e i libri presi in considerazione per sviluppare una migliore analisi critica riguardano soprattutto le politiche culturali francesi ed europee, ma anche gli studi sul brand museale e sull’incredibile innovazione che il Centre Pompidou ha avuto negli ultimi decenni, diventando il centro culturale più importante al mondo. Con questa metodologia si vuole avere degli strumenti chiari che permettano una critica agli accordi che si focalizzano maggiormente sul risultato economico più che sul reale potere d’inclusione e adattamento della cultura, e un’attestazione del fatto che questi progetti seguano le funzioni per cui il museo è nato.