Abstract:
In Italia il teatro musicale è una tematica da sempre molto discussa, al centro di innumerevoli dibattiti di varia natura, dalla politica, alla cultura, all’economia. Nonostante nel corso delle recenti legislature ci sia stato un evidente sforzo per cercare di migliorare la precarietà di queste organizzazioni, ancora una volta il governo ha fallito nel predisporre delle linee guida per affrontare in modo efficace la situazione. Ciò è supportato dalle relazioni del commissario straordinario del governo, avv. Gianluca Sole, chiamato a monitorare lo stato di attuazione dei piani di risanamento delle fondazioni lirico sinfoniche in seguito alla legge n. 112/2013. Questo progetto di ricerca, prendendo spunto da alcune osservazioni proposte dal commissario straordinario del governo, si pone l’obiettivo di indagare l’evoluzione del sistema teatrale italiano come azienda, ovvero analizzando le forme di governo assunte da queste organizzazioni nel tempo, mettendo in particolare risalto i soggetti e le istituzioni che hanno avuto un ruolo diretto o indiretto sulla loro direzione ed indirizzo. Ciò ha permesso di evidenziare come la natura privatistica delle fondazioni liriche-sinfoniche, verificatasi in seguito al decreto legislativo 367/1996, non sia in realtà una novità in quanto la gestione pubblica-privata ha sempre trovato ampio sviluppo nell’amministrazione e direzione dei teatri. Inoltre, la tendenza verificatasi negli ultimi anni di rendere il consiglio di amministrazione un mero organo di consultazione, al contempo rafforzando i poteri del sovrintendente, è una situazione che non trova una corrispondenza nel passato e che va contro i principi indetti dalla privatizzazione.