Abstract:
Nel corso della sua secolare storia la Cina ha conosciuto numerose etnie e religioni che hanno
plasmato la sua identità culturale come buddismo, taoismo e anche la religione islamica.
Attualmente la Repubblica Popolare Cinese riconosce ufficialmente 56 nazionalità, tra cui possiamo
ritrovare anche i musulmani. In ogni provincia e regione in cui è suddivisa la Cina è registrata la
presenza di comunità islamiche, con una maggior concentrazione presso Gansu, Henan, Ningxia,
Qinghai, Yunnan e Xinjiang.
La religione e la cultura islamica è giunta in Cina circa 1300 anni fa, attraverso le rotte commerciali
del tempo. A partire dall'epoca imperiale fino ad arrivare ai giorni nostri, i musulmani presenti in
territorio cinese hanno vissuto un periodo di continua trasformazione per poter sopravvivere in un
contesto e in una società così diversa.
Lo scopo di questo elaborato di ricerca è quello di ripercorrere le tappe della storia musulmana in
Cina evidenziando come, attraverso tale percorso, abbia assunto un ruolo specifico nel contesto
sociale odierno. La presenza musulmana in Cina si è sviluppata secondo un complesso processo
storico, che ha determinato la nascita e lo sviluppo di una pluralità di identità islamiche. L'Islam è
diventato il mezzo attraverso il quale la Repubblica Popolare Cinese cerca di riavvicinarsi ai paesi
del Medio Oriente, con i quali intende stringere accordi di natura commerciale. Malgrado ciò è
anche il fattore scatenante del sentimento di separatismo nello Xinjiang, che spinge la popolazione
musulmana della zona a rivendicare l'indipendenza. Tuttavia la ricchezza della regione e il timore di
“perdere la faccia” in ambito internazionale spinge il governo ad accentuare il controllo nei
confronti delle attività religiose, reprimendo con la forza anche eventuali manifestazioni pacifiche.
Per alcune minoranze islamiche non esiste una distinzione marcata tra cultura musulmana e cultura
cinese, attraverso un lungo processo di sinizzazione molti musulmani oggi si sono integrati nella
società e vengono considerati come cinesi di fede islamica. Mentre per altre il decorso storico non
ha portato gli stessi risultati e allo stesso livello di assimilazione della cultura cinese. Molto spesso
la situazione di conflitto con il governo cinese comporta delle difficoltà a praticare la religione e a
vivere secondo quanto stabilito dalla Sharia.
In questo complicato contesto socio culturale, l'interesse del governo cinese nei confronti dell'Islam
non è volto solo a mantener integra l'identità nazionale cinese, ma riconosce l'importante ruolo che
le comunità islamiche potrebbero giocare sul piano intenzionale per affermare la presenza
economica della Cina anche in Medio Oriente.