Le tavolette eburnee della "Cattedra di Grado" (VI-VII sec. d.C.): analisi critica e questioni aperte

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dc.contributor.advisor Piazza, Simone it_IT
dc.contributor.author Andreetto, Marta <1995> it_IT
dc.date.accessioned 2020-07-15 it_IT
dc.date.accessioned 2020-09-24T11:58:45Z
dc.date.issued 2020-07-28 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/17359
dc.description.abstract L'argomento presentato nell'elaborato finale mette in luce quindici tavolette eburnee attribuite alla leggendaria Cattedra di San Marco, dono fatto nel 630 circa dall'imperatore Eraclio a Primigenio, patriarca di Grado. Le tavolette ospitano rispettivamente sei storie con episodi della vita di San Marco Evangelista, cinque episodi evangelici, due santi in posa orante, due profeti, ora separati in contesti museali differenti. Dal 1899, grazie allo studio dell'archeologo Hans Graeven, l'entusiasmo per tale argomento ha coinvolto decine di eruditi nel campo delle arti decorative medievali, tanto che l'interesse perpetua attraverso numerosi contributi anche nell'ultimo decennio, in particolare riguardo le tematiche del luogo d'origine degli avori (area non specificata del Mediterraneo orientale), la datazione (oggi attestata soprattutto al VII-VIII secolo) e le fonti riguardo l'esistenza della cattedra eburnea. Scopo di tale tesi è quello di offrire un panorama più ampio possibile sulle problematiche aperte: gli avori vennero studiati in maniera più organica unicamente da Kurt Weitzmann nel proprio saggio del 1972, ma non esiste ancora una monografia esaustiva. La tesi intende riunire ogni contributo bibliografico sul tema ed integrare, anche alla luce delle proposte degli ultimi anni, le aree d'indagine più rimaste in secondo piano, come ad esempio l'analisi iconografica complessiva del gruppo e le ipotesi di assemblaggio originale. Un'attenzione inedita è posta sulle mostre in cui le tavolette sono state esposte, che colsero si volta in volta l'omogeneità o meno del gruppo: l'unità di questo non è tutt'ora data per scontata o per certa, spesso viene suddiviso in sottogruppi autonomi. In conclusione, si pone uno sguardo sulle possibili vie di indagine rimanenti, come ad esempio il realizzare nuove analisi per quegli avori non ancora sottoposti a datazione a radiocarbonio, o l'effettuare ulteriori studi in archivio per aggiungere informazioni anteriori al XVIII secolo sulla provenienza di questi, ovvero prima di entrare in alcune collezioni private. it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Marta Andreetto, 2020 it_IT
dc.title Le tavolette eburnee della "Cattedra di Grado" (VI-VII sec. d.C.): analisi critica e questioni aperte it_IT
dc.title.alternative Le tavolette eburnee della "Cattedra di Grado" (VI-VII sec. d.C.): analisi critica e questioni aperte it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Storia delle arti e conservazione dei beni artistici it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Scuola in Conservazione e Produzione dei Beni Culturali it_IT
dc.description.academicyear 2019/2020 - Sessione Estiva it_IT
dc.rights.accessrights closedAccess it_IT
dc.thesis.matricno 871554 it_IT
dc.subject.miur L-ART/01 STORIA DELL'ARTE MEDIEVALE it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.date.embargoend 10000-01-01
dc.provenance.upload Marta Andreetto (871554@stud.unive.it), 2020-07-15 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Simone Piazza (simone.piazza@unive.it), 2020-07-27 it_IT


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