Abstract:
La ricerca proposta in questa tesi mira a valutare gli aspetti efficaci e quelli inefficienti della nuova metodologia denominata “DAD-didattica a distanza”, adottata come nuovo metodo d’insegnamento nelle scuole italiane a causa dell’emergenza sanitaria CoViD-19, dal suo periodo iniziale, marzo 2020, fino al completamento di questo stesso anno scolastico.
In particolare, si analizza come questo metodo viene utilizzato per l’insegnamento della lingua inglese.
A tale scopo, inizialmente, viene presentato, in modo generale, il concetto di didattica a distanza e perchè questa metodologia è stata selezionata come metodo sostitutivo del modello tradizionale di lezione frontale, fornendo inoltre un piccolo excursus sull’emergenza sanitaria CoViD-19 che sta affrontando l’Italia.
A cornice della ricerca, vengono inoltre mensionati i vari decreti proposti dal Ministero dell’istruzione, dell’ Università e della Ricerca, come piano di azione da seguire per gli istituti scolastici durante questa emergenza.
Punto focale della ricerca è analizzare uno studio di caso che approfondisce le caratteristiche della didattica a distanza per la lingua inglese, in cui tre docenti di lingua, rispettivamente di scuola primaria, scuola secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado, forniscono la loro esperienza diretta di didattica a distanza, passando in rassegna i vari tipi di dispositivi tecnologici e software messi a disposizione per poter somministrare le lezioni e gli approcci metodologici utilizzati dalle docenti.
I risultati di queste interviste forniscono la chiave di lettura per l’obiettivo finale della tesi quale verificare se questa innovativa metodologia può essere considerata un’ efficace sostituta della scuola che noi tutti conosciamo, in particolare se il ruolo fondamentale dell’interazione tra docente ed alunno rimane costante ed essenziale nel processo di apprendimento di quest’ultimo.
Si vuole sottolineare inoltre che anche questa tesi è stata svolta in modalità “a distanza”.