Abstract:
Gli artisti cinesi contemporanei sono stati spesso marginalizzati in Cina, questo perché le loro idee risultavano in conflitto con l’ideologia politica tradizionale. A Pechino, gli artisti si stabilivano solitamente nei così detti “artist villages”, da cui quasi sempre venivano sfollati per decisioni politiche o di rinnovo urbanistico. Tuttavia, a partire dal 10th Five Year Plan, il governo cinese ha iniziato a intraprendere linee politiche che hanno permesso una crescita e un miglioramento delle pratiche artistiche cinesi e a poco a poco ha ufficializzato i villaggi artistici denominandoli “distretti” e concentrando in essi industrie culturali e creative. La tesi vuole quindi, nella prima parte, esplorare le definizioni e i modelli delle industrie culturali e creative così come quelle dei distretti, mostrando le differenze e influenze tra Cina e mondo occidentale. La seconda parte della tesi si focalizza sul lavoro di ricerca portato avanti in loco, durante il soggiorno di studio a Pechino reso possibile dal programma Overseas. Questa, attraverso l’uso di una metodologia mista, esplorativa e descrittiva e dunque supportata da dati qualitativi e quantitativi, esamina la formazione e trasformazione del distretto di Songzhuang (Songzhuang Cultural and Creative Industry Cluster-SCCIC), proponendo suggerimenti per l’implementazione strategica date le problematiche riscontrate.