Da sacro a pubblico: Pechino e l'evoluzione degli spazi urbani

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dc.contributor.advisor De Giorgi, Laura it_IT
dc.contributor.author Ghidini, Giulia <1983> it_IT
dc.date.accessioned 2020-07-15 it_IT
dc.date.accessioned 2020-09-24T11:44:04Z
dc.date.available 2020-09-24T11:44:04Z
dc.date.issued 2020-07-29 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/17117
dc.description.abstract La tesi ripercorre la storia di Pechino e dei processi che l’hanno portata a diventare capitale della Cina analizzando i cambiamenti storici e politici che ne modificarono la struttura urbana, in particolare durante il periodo compreso tra la tarda età imperiale e la Repubblica Popolare. Attraverso la ricostruzione dell’evoluzione storica, strutturale e funzionale dei luoghi pubblici della città come la piazza e i parchi, si delinea il modo in cui i diversi governi modificarono il tessuto urbano e le architetture adattandoli alle esigenze di rappresentazione dell’ideologia dominante. I luoghi emblematici di questo processo che vengono presi in esame sono piazza Tiananmen, l’Altare del Suolo e del Grano (Shejitan) e il Tempio degli Antenati (Taimiao). Tiananmen che in origine costituiva la porta meridionale della Città Proibita, era deputata a delimitare lo spazio rituale di passaggio tra la sfera sacrale e quella civile, passò a rappresentare il simbolo dei movimenti studenteschi della nuova Cina repubblicana nei primi decenni del Novecento divenendo in seguito lo spazio politico simbolo della Repubblica popolare attraverso i raduni di massa e le parate. I giardini privati e i parchi dei templi, come Shejitan e Taimiao, seguirono un destino simile. Costruiti originariamente come luoghi destinati alla celebrazione dei riti o alla contemplazione estetica dei letterati, divennero i primi parchi moderni in Cina per poi diventare spazi ricreativi a carattere didattico durante la Repubblica popolare cinese. Questo processo storico evidenzia le trasformazioni radicali subite da questi luoghi che, da spazi sacri chiusi, divennero spazi pubblici e potenti strumenti di propaganda nelle mani del governo. Infine, attraverso i principali movimenti popolari del XX secolo, viene messa in luce la doppia valenza dello spazio politico: da un lato espressione dell’ideologia dominante sul quale i governi tentano di mantenere il controllo e dall'altro espressione della voce del popolo, che al contrario utilizza questi luoghi per esprimere la propria dissidenza. it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Giulia Ghidini, 2020 it_IT
dc.title Da sacro a pubblico: Pechino e l'evoluzione degli spazi urbani it_IT
dc.title.alternative DA SACRO A PUBBLICO: PECHINO E L'EVOLUZIONE DEGLI SPAZI URBANI it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Lingue e civiltà dell'asia e dell'africa mediterranea it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Dipartimento di Studi sull'Asia e sull'Africa Mediterranea it_IT
dc.description.academicyear 2019/2020 - Sessione Estiva it_IT
dc.rights.accessrights openAccess it_IT
dc.thesis.matricno 791742 it_IT
dc.subject.miur L-OR/23 STORIA DELL'ASIA ORIENTALE E SUD-ORIENTALE it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.subject.language CINESE it_IT
dc.date.embargoend it_IT
dc.provenance.upload Giulia Ghidini (791742@stud.unive.it), 2020-07-15 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Laura De Giorgi (degiorgi@unive.it), 2020-07-27 it_IT


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