Abstract:
L’iniziativa ideata e portata avanti dal governo cinese che prende il nome di 一带一路 Yīdài yīlù (tradotto “una cintura, una via”), è il più grande progetto infrastrutturale mai pensato dall’uomo che punta a ridisegnare i confini economici e politici attraverso l’implementazione di una rete di infrastrutture che renda gli scambi più rapidi e funzionali. Dopo sei anni dal lancio di questo progetto, la geopolitica mondiale ha vissuto significativi cambiamenti che verranno proposti ed analizzati nella prima parte di questo lavoro. La Belt and Road Initiative sta infatti generando nuove sfide nel campo del commercio, delle infrastrutture, delle industrie e influenzando la governance globale.
Per avvicinarsi alla realtà cinese e comprenderla nella sua complessità, il lavoro si concentra nel secondo capitolo sul ruolo delle imprese di stato cinesi, che chiamate State Owned-Enterprises SOEs (国有企业 guóyǒu qǐyè), fungono da protagoniste della Belt and Road Initiative. Esse si distinguono dai modelli occidentali in quanto sono caratterizzate da uno stretto rapporto con il Partito centrale. Il sistema cinese infatti opera in maniera unitaria coordinando aziende, banche e il sistema finanziario: cooperare con la Cina vuol dire quindi conoscerne le caratteristiche fondamentali.
La terza parte analizza i progressi della Belt and Road Initiative in Europa, approfondendo la relazione bilaterale con i paesi più coinvolti e gli investimenti cinesi concepiti nelle infrastrutture ed aziende ritenute strategiche. L'obiettivo di questa ricerca è maturare una conoscenza approfondita del progetto cinese per apprendere il possibile ruolo del porto di Trieste, sancito dal recente accordo firmato a marzo 2019 tra la SOE cinese China Communications Construction Company e l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale Porti di Trieste e Monfalcone.