Abstract:
A partire dalle analisi sviluppate dall'artista e teorica Hito Steyerl (e alla luce delle opere esposte alla 58.Esposizione d'Arte) si rintraccia una duplice tendenza all'interno della gestione delle opere d'arte. Da una parte, opere stoccate in magazzini, vengono sottratte da qualsiasi tipo di fruizione non autorizzata, ma generano
indirettamente valore. Dall'altra parte, movimentazioni e prestiti di opere, che portano ad un vero e proprio business della circolazione d'arte. In che modo gli enti che gravitano attorno alla gestione di beni artistici si muovono all'interno di questo scambio di valore economico? E' possibile parlare di una e propria duty free art? Ma soprattutto, in che modo le stesse opere d'arte sembrano ricalcare la funzione delle contemporanee cripto-valute, generando profitti economici, basandosi su un sistema a rete decentrato?