Abstract:
La proposta di traduzione di alcuni brani del volume Midie zhi 《迷蝶誌》 (Appunti su Farfalle Smarrite) del taiwanese Wu Mingyi 吴明益, costituisce il nucleo fondamentale della presente tesi, che desidera inoltre presentare l’autore, la sua nature writing e lo scenario naturale descritti. Letteratura e natura saranno dunque le principali tematiche della dissertazione, ma resta di fatto centrale il testo tradotto: esempio perfettamente riuscito delle potenzialità della scrittura naturalistica moderna, capace di sensibilizzare alle questioni ambientali senza rinunciare alla ricercatezza estetica. La trattazione si divide in due capitoli che vertono rispettivamente su contestualizzazione e traduzione dell’opera.
Il primo capitolo fornisce una essenziale biografia ed un elenco quanto più completo della produzione letteraria dell’autore, insistendo sulla multidisciplinarità che lo caratterizza e che si riflette in ogni suo progetto: una grande apertura mentale lo porta spesso ad accostare ambiti diversi con risultati sorprendentemente riusciti. Si delinea, poi, una panoramica del filone naturalistico cui l’opera afferisce, osservandone dapprima l’evoluzione all’interno della scena mondiale, cercando di mostrarne gli aspetti di continuità ed innovazione rispetto ai vari generi da cui deriva, ed analizzandone successivamente le peculiarità taiwanesi, focalizzandosi sulla personale interpretazione di Wu Mingyi e suggerendo l’unità di pensiero tra riflessioni contemporanee e filosofia tradizionale: la visione organica dell’ecosistema sostenuta dalle più recenti ricerche scientifiche si ritrova infatti nell’antica concezione cosmologica di un universo in cui l’esistenza di ogni cosa dipende dalla sua relazione con l’insieme (Needham, 1956, p. 281). Vengono infine illustrati struttura e contenuto del libro preso in esame, e se ne commenta il titolo Midie zhi 《迷蝶誌》 in cui si può cogliere una particolare allusione al filosofo Zhuangzhou 莊周 (369 a.C.- 286 a.C.). Passato e presente, locale e globale si incrociano: la fascinazione dello scrittore per le farfalle si iscrive nell’apprezzamento della natura tipico della mentalità orientale ed allo stesso tempo esprime la consapevolezza ecologista riscoperta dai nature writers. Il contatto con la natura indigena permette di rafforzare l’idea di una distinta identità taiwanese, ma anche di superarla tramite la riconciliazione con la cultura cinese su cui innegabilmente si fonda, e la condivisione di valori ambientali universali su cui basare un’auspicabile armonia futura.
Il secondo capitolo consiste esclusivamente nell’accurata traduzione letteraria dal cinese all’italiano di buona parte dell’opera. Emergono con evidenza il profondo attaccamento alla propria terra e l’immenso amore per la vita dello scrittore, il quale esplora, osserva ed ascolta attentamente il mondo che lo circonda. Ovunque si percepiscono l’acuta sensibilità e il gusto delicato di questo artista poliedrico che mediante fotografie, disegni, ma forse ancor più con le parole, ritrae per immagini la sua realtà elevandola a poesia.
Si inseriscono, inoltre, due opportuni glossari contenenti i nomi di luogo ed i termini scientifici menzionati nel testo originale, in modo da agevolare la fruizione della traduzione; li precedono un inquadramento della geografia urbana e biologica dell’isola di Taiwan ed una spiegazione più dettagliata delle caratteristiche dei lepidotteri, volti ad ampliare ulteriormente l’immaginario dei lettori stranieri.
La bibliografia e sitografia finali testimoniano l’approfondito lavoro di ricerca che ha supportato la redazione dell’elaborato e la marcata tendenza all’uso di fonti in lingua cinese.