Abstract:
Scrittore sui generis all’interno del panorama letterario cinese del secondo Novecento, Wang Xiaobo acquista una rapida e diffusa fama in patria solo dopo la morte improvvisa nel 1997, a quarantaquattro anni di età. La scomparsa prematura determina l’incremento della diffusione delle sue opere in Cina, dove, parallelamente al suo successo, si assiste a un crescente interesse nei confronti della produzione letteraria di Italo Calvino, autore molto amato e diffusamente menzionato da Wang Xiaobo. I due scrittori iniziano così a venire associati dal grande pubblico, che sempre più di frequente si interessa a Calvino proprio influenzato dai riferimenti allo scrittore nell’opera di Wang Xiaobo. La poetica e lo stile calviniani sono stati infatti di grande ispirazione per l’autore, che nel corso della sua vita si è avvicinato molto alle tematiche più care a Calvino e alla sua produzione postmoderna. Il presente elaborato si propone dunque di esaminare l’influenza che la lettura di Calvino ha esercitato sul pensiero e sulla produzione di Wang Xiaobo e di analizzare l’assimilazione e il conseguente adattamento da parte dell’autore cinese di alcuni concetti di ispirazione calviniana. Attraverso la traduzione di alcuni passi di uno dei romanzi di Wang Xiaobo che più ha tratto ispirazione da Calvino, Wanshou si 万寿寺 (Il tempio della longevità), si vedrà come alcune tematiche chiave della produzione calviniana hanno germogliato una volta giunte sul territorio cinese.