Abstract:
Il presente elaborato si propone di analizzare il rapporto tra il mondo del fumetto e del graphic novel con quello dell’arte contemporanea. Ricostruendo primariamente le origini della comic art, viene poi indagata la sua diffusione a livello mondiale e presentata l’analisi di come tale genere venga accolto o respinto dai circoli culturali, in particolare dal mondo dell’arte contemporanea.
Il lavoro è suddiviso in tre capitoli fondamentali: nel primo si ripercorrono i tempi, i luoghi e le modalità della nascita del fumetto e del successivo graphic novel, fornendo un’adeguata spiegazione delle differenze formali, contenutistiche e terminologiche di quest’ultimi, spesso confusi o equiparati. Si illustrano poi i pareri contrastanti di critici e studiosi riguardo al ruolo che la comic art ha assunto, sin dalla Pop Art con Roy Lichtenstein, negli ambienti culturali, tra chi l’ha considerata e la considera a pieno titolo Arte e chi invece la riduce a un fenomeno a sé.
Nel secondo capitolo viene analizzata la diffusione del fumetto nel mondo dell’arte contemporanea, concentrandosi sulle mostre organizzate dalle istituzioni universalmente riconosciute come il MoMA di New York e la Tate Modern di Londra, ma riportando anche alcuni esempi nazionali. Si presenta poi l’analisi di due casi: quello del Musée Belge de la Bande Dessiné di Bruxelles, e del Whitney Museum of American Art di New York, l’uno il più famoso museo del fumetto in Europa, l’altro uno dei più importanti musei e istituzioni statunitensi di arte contemporanea, che ha ospitato negli ultimi anni delle mostre di grande successo sulla comic art e sui suoi protagonisti.
Il terzo capitolo invece, attraverso alcune interviste fatte a professionisti ed esperti del settore, indagherà il difficile rapporto fumettisti-artisti. Viene quindi espressa non solo l’opinione che il mondo dell’arte ha sul fumetto, ma anche il pensiero delle varie personalità che collaborano alla realizzazione dei comic book e dei graphic novel riguardo la loro posizione in ambito culturale: se si considerano e ci tengono ad essere trattati come artisti a tutti gli effetti, oppure se preferiscono mantenere un ruolo di ‘outsider’, liberi dalle convenzioni e regole dell’arte canonica.