Abstract:
Il corpo umano è sempre stato considerato elemento centrale nelle diverse pratiche artistiche. Benché l’arte sia andata modificandosi nel corso del tempo e si siano sviluppate, soprattutto nell’ultimo secolo, tendenze e prassi non figurative, il corpo rimane ancora al centro della ricerca di molti autori contemporanei. L’impiego del corpo può assumere scopi e significati diversi: dall’esame della sua morfologia fino alla sua trasfigurazione, dalla denuncia politica a quella sociale, dalla narrazione del quotidiano fino alla privazione dell’identità.
Sul finire del 900, le scoperte della genetica e delle biotecnologie, unite ad informatica, cibernetica e realtà virtuale cominciarono a sconvolgere le tradizionali percezioni del corpo trasformandolo in qualcosa di obsoleto rispetto al contesto che andava nascendo. Si stava affermando, infatti, un nuovo modello umano, sempre alla ricerca di metodi per modificare il proprio corpo. A tal proposito, nacque la corrente Post-Human i cui protagonisti hanno espresso in modo chiaro questa nuova condizione, qui analizzata attraverso le figure di Orlan, Stelarc, Mattew Barney e Karin Andersen.
Anche la pratica del tatuaggio rientra nel mondo dell’arte. Il tatuaggio, infatti, è una delle più antiche forme di espressione artistica, che, considerata per molto tempo simbolo di una vita disagiata ai margini della società, negli ultimi anni ha saputo riscattarsi grazie ad artisti che hanno trasformato i tatuaggi in vere e proprie opere di Body Art