Ceramiche fini e lucerne dall’ex Fondo Sandrigo ad Aquileia – campagne di scavo 2017-2019

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dc.contributor.advisor Cottica, Daniela it_IT
dc.contributor.author Torturo, Valentina <1995> it_IT
dc.date.accessioned 2020-02-16 it_IT
dc.date.accessioned 2020-06-16T06:26:19Z
dc.date.issued 2020-03-03 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/16769
dc.description.abstract Il seguente lavoro ha come scopo l’analisi e lo studio dei reperti ceramici appartenenti alle classi della terra sigillata, della ceramica a pareti sottili e delle lucerne, provenienti dagli scavi realizzati nell’ultimo triennio (2017-2018-2019) presso l’ex Fondo Sandrigo ad Aquileia, ad opera dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. L’area di scavo si colloca sulla sponda orientale dell’antico Natiso cum Turro, proprio di fronte alle banchine del sistema del porto fluviale di Aquileia, e ha dimostrato uno sviluppo dalla fine del I secolo a.C. – inizi I d.C. fino al VI secolo d.C. Il materiale ceramico ritrovato ammonta a circa 103 pezzi che sono stati studiati in base alla provenienza, agli impasti e alle forme; per la maggior parte, i reperti rientrano tra la terra sigillata e per questo è tale classe ad aver dato l’apporto maggiore allo studio qui esposto. Infatti, per essa è stato possibile individuare varie macro-produzioni riferibili in maggioranza all’Italia (Aretina, Etrusca, Padana e Nord Italica) e all’Africa. Per quel che riguarda le ceramiche a pareti sottili sono presenti in numero maggiore frammenti ad impasto grigio e ad impasto ocra, ma è più difficile individuarne le varie produzioni non solo per la frammentarietà dei materiali ma anche per le minori informazioni esistenti riguardo al riconoscimento di specifiche produzioni di area settentrionale. Molto simile è la situazione delle lucerne che risultano essere molto frammentarie, tranne alcuni casi in cui è stato possibile riconoscere la tipologia, tra cui una lucerna bollata risalente al I d.C. Complessivamente, dallo studio effettuato, i materiali risultano dunque riconducibili ad un periodo che si estende tra la prima metà del I secolo d.C. e l’inizio del VI secolo d.C.; in particolare, la gran parte degli esemplari risale al periodo compreso tra l’età augustea e l’età Claudia, con il caso poi della sigillata africana che arriva fino al primo quarto del VI sec. d.C. Tali dati sono in linea con gli studi fatti in ambito numismatico e sulle anfore riguardanti il medesimo scavo, e ben si collocano nel quadro complessivo aquileiese evidenziato con altre campagne di scavo e studi passati e contemporanei. it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Valentina Torturo, 2020 it_IT
dc.title Ceramiche fini e lucerne dall’ex Fondo Sandrigo ad Aquileia – campagne di scavo 2017-2019 it_IT
dc.title.alternative Ceramiche fini e lucerne dall’ex Fondo Sandrigo ad Aquileia – campagne di scavo 2017-2019 it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Scienze dell'antichità: letterature, storia e archeologia it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Dipartimento di Studi Umanistici it_IT
dc.description.academicyear 2018/2019, sessione straordinaria it_IT
dc.rights.accessrights closedAccess it_IT
dc.thesis.matricno 852027 it_IT
dc.subject.miur L-ANT/07 ARCHEOLOGIA CLASSICA it_IT
dc.description.note Ceramiche fini e lucerne dall’ex Fondo Sandrigo ad Aquileia – campagne di scavo 2017-2019 it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.date.embargoend 10000-01-01
dc.provenance.upload Valentina Torturo (852027@stud.unive.it), 2020-02-16 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Daniela Cottica (cottica@unive.it), 2020-03-02 it_IT


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