Abstract:
Il seguente lavoro ha come scopo l’analisi e lo studio dei reperti ceramici appartenenti alle classi della terra sigillata, della ceramica a pareti sottili e delle lucerne, provenienti dagli scavi realizzati nell’ultimo triennio (2017-2018-2019) presso l’ex Fondo Sandrigo ad Aquileia, ad opera dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. L’area di scavo si colloca sulla sponda orientale dell’antico Natiso cum Turro, proprio di fronte alle banchine del sistema del porto fluviale di Aquileia, e ha dimostrato uno sviluppo dalla fine del I secolo a.C. – inizi I d.C. fino al VI secolo d.C. Il materiale ceramico ritrovato ammonta a circa 103 pezzi che sono stati studiati in base alla provenienza, agli impasti e alle forme; per la maggior parte, i reperti rientrano tra la terra sigillata e per questo è tale classe ad aver dato l’apporto maggiore allo studio qui esposto. Infatti, per essa è stato possibile individuare varie macro-produzioni riferibili in maggioranza all’Italia (Aretina, Etrusca, Padana e Nord Italica) e all’Africa. Per quel che riguarda le ceramiche a pareti sottili sono presenti in numero maggiore frammenti ad impasto grigio e ad impasto ocra, ma è più difficile individuarne le varie produzioni non solo per la frammentarietà dei materiali ma anche per le minori informazioni esistenti riguardo al riconoscimento di specifiche produzioni di area settentrionale. Molto simile è la situazione delle lucerne che risultano essere molto frammentarie, tranne alcuni casi in cui è stato possibile riconoscere la tipologia, tra cui una lucerna bollata risalente al I d.C. Complessivamente, dallo studio effettuato, i materiali risultano dunque riconducibili ad un periodo che si estende tra la prima metà del I secolo d.C. e l’inizio del VI secolo d.C.; in particolare, la gran parte degli esemplari risale al periodo compreso tra l’età augustea e l’età Claudia, con il caso poi della sigillata africana che arriva fino al primo quarto del VI sec. d.C. Tali dati sono in linea con gli studi fatti in ambito numismatico e sulle anfore riguardanti il medesimo scavo, e ben si collocano nel quadro complessivo aquileiese evidenziato con altre campagne di scavo e studi passati e contemporanei.