Abstract:
In questo lavoro si analizza il rapporto fra Cina e mondo delle sostanze stupefacenti: la Repubblica Popolare Cinese, data la sua significativa estensione territoriale e la sua smisurata popolazione, è considerata dai narcotrafficanti come un illimitato mercato sul quale riversare i propri prodotti per soddisfare il mercato interno, ma anche da utilizzare come rampa di lancio per il traffico internazionale.
Nella prima parte del testo verrà approfondito il meccanismo d'entrata, uscita e produzione di droga che avviene nel paese asiatico, con particolari riferimenti alle aree geografiche del Triangolo e della Mezzaluna d’Oro, alla sintetizzazione e vendita di Fentanyl e precursori chimici, fondamentali per la realizzazione delle sostanze sintetiche, ed, infine, alla compravendita attraverso Internet, un canale in rilevante espansione.
Successivamente, il testo proseguirà con individuazione dell'identikit di un tossicodipendente-tipo cinese, con conseguente comparazione di numeri e dati fra la provincia dello Yunnan e l’Italia, due realtà simili per quanto riguarda la loro superficie e il numero di abitanti.
L'ultima parte si concentrerà sul sistema di recupero, sia tradizionale che sperimentale, dei tossicomani e sull'apparato contenente le contromisure adottate dal governo di Pechino per fronteggiare tale problema.