Abstract:
Il lavoro di tesi nasce dalla voglia di dimostrare che anche nel meridione d’Italia la gestione dei beni culturali può essere efficace.
Partendo dal presupposto che realmente c’è ancora molto lavoro da fare per migliorare la situazione del sud, e nello specifico della Sicilia, ho cercato di selezionare quelli che vengono considerati dei casi di buone pratiche nella gestione del patrimonio culturale, e ne ho analizzato le specificità dell’offerta e della sostenibilità.
Gli enti scelti sono il Museo Civico di Castello Ursino e il Monastero dei Benedettini di San Nicolò l’Arena di Catania, il Farm Cultural Park di Favara e i Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo.
Per ogni ente è stata analizzata l’offerta culturale, che oltre al ruolo di semplice spazio espositivo, propone spettacoli cinematografici, teatrali, musicali etc.
Una volta compresa la missione culturale che caratterizza l’azione di queste realtà, si è cercato di comprenderne anche le capacità di sostenibilità economica.
Sono state analizzate le diverse voci riguardanti le spese e viceversa quelle di introito per ogni azienda, in modo da poter creare dei budget di gestione il più possibile corretti e precisi. In questo senso si è cercato di inquadrare tutte queste attività all’interno di una programmazione culturale più ampia, basata su programmi e piani finanziari regionali.
Successivamente sono stati somministrati dei questionari per la comprensione di come questi enti sono stati letti dall’esterno e di come abbiano agito sulle città di riferimento e più in generale sul territorio regionale e nazionale.
In ultimo è stata fatta una riflessione sullo scenario culturale e turistico contemporaneo in Sicilia.