Abstract:
La presente ricerca di tesi ha come scopo l’analisi delle abilità linguistiche di 42 bambini monolingui italiani testati mediante la somministrazione di una prova di ripetizione di frasi a ristrutturazione e di un test di produzione elicitata di pronomi clitici.
I partecipanti di questo studio, di età compresa tra i 3;6 e i 6;2 anni, frequentano tutti la scuola dell’infanzia e non hanno mai ricevuto alcun tipo di diagnosi.
All’inizio di ogni seduta, ciascun soggetto è stato sottoposto ad un test che misura lo span di memoria, i cui risultati sono stati utilizzati per verificare la correlazione tra le abilità mnemoniche e i punteggi ottenuti nel test di ripetizione.
Il test di ripetizione è composto da 55 item (di cui 6 filler), ciascuno dei quali contiene pronomi clitici di prima, seconda e terza persona singolare, presentati nei casi accusativo e dativo. In ogni enunciato sono presenti verbi a ristrutturazione, i quali permettono il movimento del pronome clitico senza che esso ne modifichi il contenuto o ne pregiudichi la grammaticalità. Come modalità, la ripetizione di frasi a ristrutturazione non è mai stata utilizzata per la raccolta di informazioni sull’uso dei pronomi clitici in età prescolare, pertanto i dati della presente ricerca rappresentano una novità in questo campo.
L’ultimo test somministrato ha come scopo l’elicitazione dei pronomi clitici dativi, maschili e femminili, di terza persona singolare.
In seguito alle analisi condotte, è emersa una maggior accuratezza nella ripetizione di tali strutture quando esse si trovano in posizione proclitica e sono presentate alla forma accusativa; al contrario, si evidenziano prestazioni deficitarie nelle frasi contenenti tre verbi e clitico di terza persona singolare. Nella prova di elicitazione, invece, si osserva la preferenza per il pronome maschile gli rispetto alla forma le, anche in contesti in cui il referente è femminile.
Alla luce dei risultati ottenuti, le difficoltà maggiori si riscontrano nei bambini più piccoli, nei quali l’uso dei pronomi clitici si attesta in percentuali minori.
Il set di dati offerto dal presente studio ha il merito di completare quanto emerso in Cerutti (2018), mostrando come evolve l’acquisizione linguistica di tali strutture in bambini di età prescolare.