Abstract:
Questo studio presenta un caso clinico con un quadro particolarmente complesso dove diversi fattori che tipicamente co-occorrono per un processo d’acquisizione tipica risultano assenti o compromessi. In situazioni tipiche, in cui si riscontra un’integrità anatomica e funzionale dell’apparato uditivo e dell’apparato fonoarticolatorio, un normale sviluppo delle facoltà intellettive, un ambiente ricco di stimoli linguistici e l’assenza di altre difficoltà, la facoltà del linguaggio ha uno sviluppo normale e il processo di acquisizione avviene in modo innato, rapido, spontaneo, apparentemente senza sforzo. Questo non si verifica nel caso di acquisizione atipica presentato in questa tesi.
Lo studio indaga lo sviluppo linguistico di una bambina adottata di 10;10 anni con disprassia verbale e altre difficoltà di medio-grave identità tali da compromettere il linguaggio in modo severo. La compromissione maggiore si evidenzia a livello espressivo, infatti la produzione orale risulta gravemente compromessa e, per ovviare a questa difficoltà, la bambina si esprime in lingua dei segni italiana (LIS).
Al fine di delineare un profilo linguistico dettagliato e di definire la sua competenza in lingua italiana, si è dunque scelto di concentrare l’indagine sul livello di comprensione posseduto dalla bambina. Sono stati somministrati differenti test per analizzare le abilità di comprensione in tutte le sue componenti, si sono utilizzati test standardizzati per analizzare la componente lessicale (PPVT-R; Stella, Pizzioli e Tressoldi, 2000), la componente morfosintattica (TCGB e TROG-2; Chilosi e Cipriani, 1995; Bishop, 2009) e la componente narrativa (TOR;Levorato e Roch, 2007) e alcuni test sperimentali per valutare la comprensione di strutture sintattiche complesse, il test di comprensione delle frasi passive (Verin, 2010) e il test di comprensione di frasi relative (Volpato, 2010).