dc.contributor.advisor |
Andreini, Attilio |
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dc.contributor.author |
Battisti, Beatrice <1993> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2019-10-06 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2020-05-08T04:32:18Z |
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dc.date.available |
2020-05-08T04:32:18Z |
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dc.date.issued |
2019-10-30 |
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dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/15696 |
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dc.description.abstract |
L’elaborato in questione identifica ed analizza i prestiti fonetici noti come tongjiazi 通假字, una particolare categoria di caratteri cinesi: un carattere ne sostituisce un altro poiché omofono o foneticamente simile ad esso, pur essendone distante a livello semantico. Essi sono usati intercambiabilmente all’interno di un testo. I prestiti fonetici tongjiazi sono frequentemente riscontrabili nei manoscritti risalenti alle epoche Zhou 周 ed Han 汉, ed è proprio durante la dinastia Han occidentale (206 a.C.-9 d.C.) che i maggiori studiosi dell’epoca hanno classificato i caratteri in base a caratteristiche ricorrenti; il dizionario Shuowen jiezi 说文解字 di Xu Shen 许慎 risulta essere l’esempio più noto e rilevante di classificazione, nonostante in esso non compaiano esplicitamente i tongjiazi tra i Liu Shu 六书 (le sei categorie in cui sono convenzionalmente raggruppati i caratteri cinesi), bensì altri prestiti noti come jiajiezi 假借字. Pur essendo entrambi prestiti, i due gruppi di caratteri presentano divergenze sia teoriche che pratiche, che verranno approfonditamente evidenziate nell’elaborato. Trattandosi del primo lavoro sui tongjiazi svolto in lingua italiana, è opportuno confrontare le fonti cinesi con quelle occidentali, individuando i criteri fondamentali impiegati in due modalità distinte di fare ricerca.
Per comprendere a fondo i tongjiazi è necessario il possesso di una appropriata conoscenza delle regole fonologiche della lingua cinese arcaica, nonché dello Shijing 诗经, Le Odi, e più in generale del sistema di rime (su cui l’intercambiabilità tipica dei tongjia si basa per unire e legittimare le coppie di prestiti fonetici). Lo scopo dell’elaborato è definire con chiarezza la natura dei tongjiazi, e la funzione che essi ricoprono, evidenziandone caratteristiche e differenze rispetto ad altri prestiti o elementi grafico-fonetici. |
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dc.language.iso |
it |
it_IT |
dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
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dc.rights |
© Beatrice Battisti, 2019 |
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dc.title |
TONGJIAZI: I PRESTITI FONETICI DELLA LINGUA CINESE CLASSICA |
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dc.title.alternative |
Tongjiazi 通假字: i prestiti fonetici nella lingua cinese classica |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
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dc.degree.name |
Lingue e civiltà dell'asia e dell'africa mediterranea |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Dipartimento di Studi sull'Asia e sull'Africa Mediterranea |
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dc.description.academicyear |
2018/2019, sessione autunnale |
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dc.rights.accessrights |
openAccess |
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dc.thesis.matricno |
841005 |
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dc.subject.miur |
L-OR/21 LINGUE E LETTERATURE DELLA CINA E DELL'ASIA SUD-ORIENTALE |
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dc.description.note |
L'elaborato si approccia al fenomeno dei tongjiazi da un punto di vista filologico e codicologico-testuale. |
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dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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dc.subject.language |
CINESE |
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dc.date.embargoend |
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dc.provenance.upload |
Beatrice Battisti (841005@stud.unive.it), 2019-10-06 |
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dc.provenance.plagiarycheck |
Attilio Andreini (attilio@unive.it), 2019-10-21 |
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