Abstract:
Il presente lavoro è un tentativo di analizzare il linguaggio in termini delle azioni che svolgiamo attraverso il parlare. Il nostro lavoro ruota intorno alla teoria degli atti linguistici (Austin, 1962, Searle, 1969), che costituisce lo sfondo teorico del nostro studio. La teoria degli atti linguistici è una teoria dell'uso del linguaggio che indaga le azioni, o atti, che eseguiamo producendo enunciati in conversazione; alcuni esempi atti linguistici sono i seguenti: richiedere, interrogare, promettere, minacciare e scusarsi. Supponendo che ogni espressione implichi l'esecuzione di (almeno) un atto linguistico (Searle & Vanderveken, 1985), il nostro obiettivo è determinare in quali (e quanti) tipi di atti linguistici possiamo classificare in modo efficiente le espressioni linguistiche, dove ogni tipo o classe di atti linguistici include tutti gli atti linguistici che hanno lo stesso scopo in conversazione (Searle, 1976). Eseguiremo un'analisi sia della forma linguistica degli enunciati sia del contesto in cui vengono utilizzati. La nostra analisi conduce alle due seguenti osservazioni chiave: 1) gli elementi del linguaggio naturale possono essere usati come indicatori dei tipi di atti linguistici; e 2) l'uso di tali elementi per la classificazione delle frasi è tanto allettante quanto fuorviante in quanto vi sono molti modi per eseguire un atto linguistico senza utilizzare un corrispondente indicatore del linguaggio naturale.