Come “fare poesia” ed il valore che essa ricopre, in una lingua segnata in confronto ad una lingua orale

DSpace/Manakin Repository

Show simple item record

dc.contributor.advisor Bertone, Carmela it_IT
dc.contributor.author Cantacessi, Annabella <1995> it_IT
dc.date.accessioned 2019-06-15 it_IT
dc.date.accessioned 2019-11-20T07:09:24Z
dc.date.available 2019-11-20T07:09:24Z
dc.date.issued 2019-07-12 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/15394
dc.description.abstract In Italia e nel resto del mondo, la poesia riveste un ruolo straordinario in ambito artistico-letterario. Sia la poesia che la narrazione in lingua dei segni sono tra le prove immediate e spontanee del modo in cui i Sordi elaborano la realtà, costruiscono la loro identità, percepiscono le proprie passioni, i propri sentimenti e i dolori legati alla situazione di esclusione nella quale sono coinvolti. Nessun testo scritto attraverso le parole è capace di raffigurare una poesia, solamente un testo segnato è la vera dimostrazione di come le mani possano comunicare un messaggio agli occhi e alla mente, mettendo in scena l’opera tramite il movimento delle mani e di altri espedienti quali il capo, il busto, le spalle, le espressioni del viso dando vita alla poesia. Il presente lavoro di tesi si prefigge l’obiettivo di studiare la tradizione poetica in una lingua orale come l’italiano e in una lingua segnata (LIS) avente come fonte d’ispirazione lo Haiku giapponese una delle forme letterarie più brevi al mondo. Caratterizzo da versi brevi ed essenziali, aventi una sintassi semplificata priva di nessi logici e parole cariche di simbolismo, è possibile osservare tracce di haiku nel celebre componimento poetico “Ed è subito sera” di S. Quasimodo e nella poesia segnata dalla poetessa sorda siciliana Rosaria Giuranna. Lo scopo primario è comprendere l’origine, l’evoluzione e le caratteristiche essenziali stilistiche impiegate dai poeti di una poesia orale e dai poeti di una poesia segnata. it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Annabella Cantacessi, 2019 it_IT
dc.title Come “fare poesia” ed il valore che essa ricopre, in una lingua segnata in confronto ad una lingua orale it_IT
dc.title.alternative Simmetria ed armonia nelle forme: attimi di meraviglia immortalati in un Haiku it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Scienze del linguaggio it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati it_IT
dc.description.academicyear 2018/2019_sessione_estiva it_IT
dc.rights.accessrights openAccess it_IT
dc.thesis.matricno 868143 it_IT
dc.subject.miur L-LIN/04 LINGUA E TRADUZIONE - LINGUA FRANCESE it_IT
dc.description.note L'argomento di tesi verte sulla produzione poetica: confronto tra Haiku in Lingua dei Segni Italiana (LIS) e haiku di Salvatore Quasimodo. it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.subject.language FRANCESE it_IT
dc.date.embargoend it_IT
dc.provenance.upload Annabella Cantacessi (868143@stud.unive.it), 2019-06-15 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Carmela Bertone (bertone@unive.it), 2019-07-08 it_IT


Files in this item

This item appears in the following Collection(s)

Show simple item record