Abstract:
In Italia e nel resto del mondo, la poesia riveste un ruolo straordinario in ambito artistico-letterario. Sia la poesia che la narrazione in lingua dei segni sono tra le prove immediate e spontanee del modo in cui i Sordi elaborano la realtà, costruiscono la loro identità, percepiscono le proprie passioni, i propri sentimenti e i dolori legati alla situazione di esclusione nella quale sono coinvolti.
Nessun testo scritto attraverso le parole è capace di raffigurare una poesia, solamente un testo segnato è la vera dimostrazione di come le mani possano comunicare un messaggio agli occhi e alla mente, mettendo in scena l’opera tramite il movimento delle mani e di altri espedienti quali il capo, il busto, le spalle, le espressioni del viso dando vita alla poesia.
Il presente lavoro di tesi si prefigge l’obiettivo di studiare la tradizione poetica in una lingua orale come l’italiano e in una lingua segnata (LIS) avente come fonte d’ispirazione lo Haiku giapponese una delle forme letterarie più brevi al mondo. Caratterizzo da versi brevi ed essenziali, aventi una sintassi semplificata priva di nessi logici e parole cariche di simbolismo, è possibile osservare tracce di haiku nel celebre componimento poetico “Ed è subito sera” di S. Quasimodo e nella poesia segnata dalla poetessa sorda siciliana Rosaria Giuranna.
Lo scopo primario è comprendere l’origine, l’evoluzione e le caratteristiche essenziali stilistiche impiegate dai poeti di una poesia orale e dai poeti di una poesia segnata.