Abstract:
Questa tesi si concentra sul tema del Made in Italy e delle aziende italiane cedute a società straniere.
Innanzitutto, attraverso un'analisi generale del Made in Italy, si spiegano quali sono i punti di forza e di debolezza e in particolare viene evidenziata la percezione del consumatore che associa il Made in Italy all'eleganza, alla qualità, all'unicità, all'affidabilità e all'originalità del design. Poi vengono descritte le quattro eccellenze della manifattura italiana: moda, arredamento, automazione, alimentari.
Il documento procede con la spiegazione della catena del valore globale la quale descrive le attività che vengono svolte dalla concezione di un prodotto o servizio, le diverse fasi di produzione, fino alla vendita agli utenti finali e oltre. Vengono inoltre delineati il governo della GVC e il tema della globalizzazione. Particolare attenzione viene data al reshoring, alle sue caratteristiche e alle motivazioni che hanno spinto molte aziende italiane a investire in questa pratica. Viene evidenziato anche ciò che è veramente importante del Made in Italy e se i consumatori sono davvero interessati al fatto che un prodotto sia interamente realizzato in Italia.
Nella seconda parte della tesi viene analizzata la vendita di aziende italiane a società straniere e il loro destino. L'intento è di rispondere a domande come: perché le aziende sono vendute? A chi vengono vendute? La loro posizione cambia dopo la vendita? Vengono quindi esaminate le ragioni che hanno portato le aziende a fare questa scelta e le conseguenze. Infine, si fa riferimento a due casi pratici, uno positivo e uno negativo, relativi alla cessione. Dopo una panoramica generale, vengono prese in considerazione le cause di tali cessioni, quali sono le implicazioni positive e negative e se dopo la vendita è stato conseguito il successo o il fallimento.