Economia comportamentale e nudge in ambito museale. Analisi del caso studio: “Nudging museum attendance: a field experiment with high school teens”

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dc.contributor.advisor Maggian, Valeria it_IT
dc.contributor.author Milanesi, Silvia <1994> it_IT
dc.date.accessioned 2019-06-18 it_IT
dc.date.accessioned 2019-11-20T07:08:27Z
dc.date.issued 2019-07-17 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/15244
dc.description.abstract Il presente elaborato intende esplorare, in accordo con le più recenti ricerche nel campo dell’economia, il tema della Behavioural Economics e le possibili applicazioni nell’ambito del settore culturale, con particolare focus sulla museologia. Il fine di questo studio vuole essere quello di analizzare nuove misure recentemente introdotte per coinvolgere il vecchio e il nuovo pubblico (audience development). Infatti, il primo capitolo elabora le peculiarità del settore culturale sulla base del contesto economico tradizionale. Inoltre, sottolineando le principali azioni esercitate dall’intervento Statale, si giunge all’analisi dell’attuale contesto museale, relativo alla situazione italiana, riponendo maggiore attenzione alle attuali teorie nella direzione dell'Audience development. Si procede con il secondo capitolo a presentare quanto emerso dalle più rilevanti ricerche nel campo della Behavioural Economics che, attraverso l’inclusione di teorie in ambito della psicologia e della sociologia, mette in discussione le assunzioni alla base della teoria dell’utilità del consumatore. L' analisi si focalizza su quanto proposto da Richard Thaler e Cass Sunstain, la "teoria dei nudge", che si basa su sul principio della "spinta gentile" o nudge: secondo questo concetto è possibile indirizzare la scelta del consumatore in maniera prevedibile senza impedire o vietare la possibilità di compiere un'altra scelta. Infine, attraverso l’analisi del caso studio “nudging museum attendace: a fiel experiment with high school teens” applicato alla realtà del Museo di Palazzo Vecchio di Firenze, si intende analizzare l’applicazione degli strumenti di Behavioural Economics a un’istituzione culturale. Mettendo in luce le debolezze delle assunzioni del capitolo primo, si cercherà infatti di concepire l’idea di un possibile utilizzo degli strumenti alla base dell’economia comportamentale, come il nudge, per il settore museale, ricollegandosi quindi ai ragionamenti circa l'Audience development. it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Silvia Milanesi, 2019 it_IT
dc.title Economia comportamentale e nudge in ambito museale. Analisi del caso studio: “Nudging museum attendance: a field experiment with high school teens” it_IT
dc.title.alternative Economia comportamentale e nudge in ambito museale it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Economia e gestione delle arti e delle attività culturali it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Scuola in Conservazione e Produzione dei Beni Culturali it_IT
dc.description.academicyear 2018/2019_sessione_estiva it_IT
dc.rights.accessrights closedAccess it_IT
dc.thesis.matricno 845930 it_IT
dc.subject.miur SECS-P/08 ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE it_IT
dc.description.note Analisi del caso studio:"Nudging museum attendance: a field experiment with high school teens". it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.date.embargoend 10000-01-01
dc.provenance.upload Silvia Milanesi (845930@stud.unive.it), 2019-06-18 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Valeria Maggian (valeria.maggian@unive.it), 2019-07-08 it_IT


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